Sono anni che sentiamo parlare di prevenzione, benessere e cura del nostro corpo.

Veniamo costantemente attirati da offerte e promozioni di pillole, bibite varie o qualsiasi altra forma di prodotto facilmente vendibile come pozioni miracolose per la salute del nostro organismo, e molto spesso cadiamo in tentazione scegliendo la strada che apparentemente sembra più facile, breve e meno costosa.
Lo stesso vale per gli innumerevoli metodi di allenamento basati sulle mille scorciatoie sotto forma di dispositivi, applicazioni varie, strumenti e attrezzature che ci permettono di faticare il meno possibile, nel più breve tempo possibile, pensando il meno possibile, pagando il meno possibile.
Ma quanto realmente stiamo aiutando le persone, abituandole a svolgere meno compiti, ad attivarsi meno giorni a settimana, a trovare sempre un escamotage per rendere il percorso poco impegnativo dal punto di vista fisico e mentale.
Stiamo veramente facilitando la loro vita o è solo una semplificazione temporanea, con il rischio di pagare ancora più a caro prezzo dopo?!
L’idea di “percorso di miglioramento” che ci siamo fatti è molto lontana da quello che realmente dovrebbe essere.
Accompagnare le persone verso il cambiamento, qualsiasi esso sia, non significa solo spianargli la strada, rendendo tutto il più semplice possibile, evitando ogni tipo di rischio.
Al contrario credo che il compito di noi “educatori“ , “coach”, “trainer” chiamateci come volete, sia quello di rendere consapevoli le persone di quello che stanno affrontando. Cercando di piantare il seme del cambiamento nella loro testa, in modo tale da permettergli in autonomia di farlo crescere seguendo magari i nostri consigli.
In questo modo possiamo sfruttare la potente forza della motivazione interiore che al contrario delle imposizioni esterne è molto più efficace, proprio perché siamo noi padroni delle nostre azioni che generano il cambiamento.
Ho scelto di promuovere il movimento finalizzato al mantenimento di un buono stato di salute con l’intenzione di migliorare lo stile di vita delle persone, e quando parlo di stile di vita non intendo solo allenamento e alimentazione.
Mi riferisco a tutto ciò che potrebbe influire sulla nostra condizione mentale e fisica. Per questo sento di poter e dover aiutare gli altri attraverso la ricerca di un proprio equilibrio, senza scorciatoie o metodi alternativi a quelli del lavoro di crescita personale, spirituale e fisica ovviamente.
Considero lo “star bene” l’insieme di tutte quelle azioni che svolgiamo nel corso della giornata, nella settimana, nella vita in generale, che concatenate l’una all’altra ci portano verso il nostro personale benessere. Non siamo costretti ad imitare tutto ciò che fa il nostro insegnante, partner o amico di fiducia, e soprattutto non è detto che quello che fanno loro sia adatto a noi e ci porti dei risultati.
È importante perciò creare una nostra routine da modificare nel corso del tempo, dove ovviamente è necessario inserire la giusta quantità di movimento, le giuste attenzioni alimentari, dei momenti di gestione delle emozioni e controllo dello stress, e la giusta dose di svago. È fondamentale ad esempio cercare di capire quanti allenamenti siamo in grado di gestire nel corso della settimana, per evitare di sovraccaricare ulteriormente il nostro organismo. Riuscire ad organizzare le nostre giornate prendendoci il tempo di consumare i pasti senza fretta, seguendo sempre le indicazioni degli esperti che ci seguono. Trovare il momento ideale per abbandonarci alle nostre emozioni magari praticando un tipo di meditazione, o qualsiasi altra forma di rilassamento psico-fisico introspettivo.
Quindi perché nell’ambito della salute non funzionano e non funzioneranno mai gli schemi rigidi e preimpostati, le scorciatoie, le pilloline varie, le offerte a perdita di chilogrammi al giorno, le bibite miracolose, i guru del “fai esattamente quello che ti dico e otterrai quello che desideri” e potrei fare altre centinaia di esempi, perché ognuno di noi è estremamente diverso dall’altro e non esiste una formula matematica uguale per tutti, da poter rendere qualsiasi percorso di cambiamento cosi lineare, semplice e scontato.
La parte difficile del nostro lavoro, sta proprio in questo, cercare di resettare la mente a zero di fronte ad ogni nuova persona che si affida a noi, mantenendo come basi le nostre conoscenze ed esperienze, modificando però il percorso prima e durante in base a chi abbiamo di fronte, ai feedback che riceviamo, alle sensazione ed intuizioni personali che differenziano un professionista del mestiere con tutti gli altri distributori di schede, alimentazioni, bibite, numeri e percentuali.
Muoversi ed Informarsi Bene Per Vivere Meglio!